
Mad Max – Fury Road,
Frank Miller (2015)
Non è un prequel; non è un sequel e non è nemmeno uno spin-off.
È un film del tutto AUTOsufficiente, in tutti i sensi.
Se abitualmente pensate che l’umanità faccia schifo rincuoratevi, perché Miller riesce a mostrarci il peggio del peggio, con l’uso e l’abuso di una follia incosciente a tratti infarcita da una infantile brutalità che è il vero carburante del film.
Max Rockatansky (stupendo, taciturno e super-sexy Tom Hardy), è in fuga dal suo passato.
Purtroppo viene fatto prigioniero da dei predatori e diventa una fantastica sacca di sangue; un donatore di fluido vitale per trasfusioni d’emergenza e non.
Non rassegnandosi alla detenzione tenta la fuga e diviene suo malgrado il coprotagonista di un inseguimento mozzafiato al fianco di donne bellissime e sane e tanta, ma davvero tanta, ruggine.
I personaggi del film sono tanti; c’è chi cerca redenzione, come la splendida Imperatrice Furiosa (Charlize Theron più brava di sempre e più bella che mai), chi vendetta, chi la libertà e chi invece, cerca soltanto le sue “cose”, anche se non si tratta di oggetti ma di esseri umani.
Il senso del possesso è forse la peggiore delle follie e diventa il vero carburante che alimenta il motore di chi insegue.
Non c’è tregua né respiro per tutto il film. Un’orgia di bordate al tuo sistema nervoso.
La visione delle percussioni da battaglia, montate su un enorme camion e suonate da dei tamburini albini fanno da contorno ad un chitarrista al cherosene (Doof Warrior) mi ha di fatto scaraventato al tappeto, in uno stato catatonico di smisurata ammirazione.
Scostante, morboso ed assolutamente non edulcorato.
E questa è solo la parte “pulita”.
I figli della guerra non combattono, perché (loro malgrado), non ne sono in grado.
Le donne schiave sono belle quelle da riproduzione e grasse quelle da produzione, di latte materno.
Ma le donne libere sono bellissime, di una bellezza che si forma con la lotta e che non si vede “sulla pelle”.

Furiosa nel giardino delle molte Madri in compagnia delle Vuvalini
Il cattivo è pur sempre un cattivo, ma quasi come sempre succede, è solo perché glielo si permette.

Immortan Joe
Assolutamente da non trascurare la colonna sonora, EPICA come non mai.
Forse m’è davvero piaciuto troppo, forse lo aspettavo davvero da tanto, tant’è che mi sono commosso non poco.
L’augurio è che anche voi possiate chiedervi:”MA CHE COSA HO VISTO???” una volta finita la visione.
E soprattutto, possiate rispondervi:”IL MEGLIO DEL MEGLIO!“.
Oh che giornata!;
Che splendida giornata!